La bella scuola di Tor Bella Monaca: piazze dedicate alle donne

Tor Bella Monaca è spesso etichettata come un quartiere di spaccio ma Tor Bella Monaca non è solo questo, anzi. Iniziative come quella che vi stiamo per raccontare, fanno ben capire che il quartiere ce la sta mettendo tutta per uscire da questa brutta etichetta.

Un segnale importante in un quartiere spesso noto alla cronaca solamente per episodi di criminalità, ma che dimostra ancora una volta come le energie sane siano tantissime e pronte, insieme alla scuola e alle istituzioni, a fare la loro parte per il bene dei nostri territori.

Grazie ai docenti e al Dirigente Scolastico Prof. Caiazza!

L’Istituto Comprensivo Via Acquaroni di Tor Bella Monaca a Roma riapre al territorio, con l’intento di creare all’interno della scuola piazze etiche e civiche dedicate a donne artiste e smantellare lo stereotipo delle “piazze di spaccio” nel quartiere, come dichiara la docente promotrice del progetto  Laura Palmieri.

Un progetto dove i nomi non sono stati scelti a caso. 

Piazza Maria Lai. Maria Lai è una scrittrice: una vita fatta di parole e di attenzione ai temi sociali, alla tossicodipendenza e alle carceri. Realtà che esistono e si toccano con mano a Tor Bella Monaca.

L’altra artista la cui vita personale artistica è difficile da condensare in una pillola è quella di Benedetta Cappa. Scrittrice di romanzi sperimentali, veniva da un’agiata famiglia piemontese che poi si stabilì a Roma.

L’abilità di Benedetta Cappa nelle arti e la sua passione trovarono punto d’approdo nello studio di Giacomo Balla* del quale divenne allieva.  Benedetta, incarnava con grande forza l’indipendenza femminile e il nuovo stile di vita condiviso da tante donne a lei contemporanee.

Profili non casuali di due personalità che sono diventate piazze comuni realizzate dai ragazzi dentro l’Istituto Comprensivo Via Acquaroni, che ora apre le porte alla vita del quartiere. In questa agorà, ragazzi, studenti, persone e artisti si incontrano e si confrontano per “crescere” in questo centro, poi non così lontano dal centro di Roma, ognuno con una sua caratteristica.

*Giacomo Balla è stato un pittore, scultore, scenografo e autore di “paroliberi” italiano. Fu un esponente di spicco del Futurismo firmando assieme agli altri futuristi italiani i manifesti che ne sancivano gli aspetti teorici.

Infine, il progetto, il ‘sogno’ del Direttore Giorgio de Finis: “Tutto questo diventerà un museo, il primo museo di Roma Capitale fuori dal GRA. Perché un museo può anche nascere in una scuola”.

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fonte: rainews.it